Il disco è un lavoro di Kosmische Musik, dello stesso filone perseguito da Klaus Schulze e i Tangerine Dream, in qualche modo più immediato di certi lavori data la maggior brevità delle tracce, anche se manca della compattezza e faraonicità che si ritrova, per esempio, nel mio disco di riferimento (Irrlicht). L'ascolto di Vuoto è piacevole, immediato, coinvolgente, ma si percepisce una certa eterogeneità tra le tracce: non tutte sembrano voler confluire verso la stessa tematica, disperdendosi in direzioni molto diverse.
Quasi Stellar Radio Source, Interferences: questa traccia, di apertura, e' a detta dell'autore un esperimento. Lo svolgimento della traccia e' troppo spezzettato per essere musicale, tuttavia riesce a indurre stordimento psichedelico durante l'ascolto. E' una traccia che, data la sua difficolta', non avrei messo in apertura all'album. Verso il quarto minuto i suoni convergono verso una melodia comune, ed e' quello che avrei preferito fosse accaduto dall'inizio. Idealmente, si potrebbe considerare il pezzo come la costruzione e lo svolgimento di un pensiero, fino alla fine sconnesso.
Intermediate-Mass Black Holes In Glubular Clusters: la traccia simula o, in maniera più affascinante, registra l'attivita' di un buco nero. Il buco nero ruota nella testa dell'ascoltatore, incombendo nello spazio d'ascolto. Ai lati, particelle, indifferenti, di passaggio. La vita del cosmo intorno al buco nero ricorda un ecosistema in coadattamento. Verso la fine la rotazione del buco nero (cioe' la frequenza del sintetizzatore) aumenta: abbiamo passato l'orizzonte degli eventi, ne siamo catturati.
Gigantic Quantum Vacuum Fluctuation (Quark-Antiquark Collision)... Genesis: questa traccia racconta più di altre la cosmogonia. La generazione e la ricombinazione dei quark, il vento cosmico, le diseccitazioni radiative degli atomi. I piccoli elementi prendono forma. Composizioni di molecole, aggregati di pianeti che vibrano, vorticano, interagiscono e compongono le galassie. Quindi inizia l'armonia e il gioco dei venti sulla terra. Le stelle lanciano segnali giungendo sulla terra a tempi rarefatti. E poi i processi rallentano, si rilassano.
The Encke Minima and Encke Division In Saturn's A-Ring: la traccia inizia con quelle che sembrano prove di comunicazione radio per intercettare i movimenti di Saturno. In maniera simile a come accade nella traccia del buco nero, viene simulata la rotazione dell'anello di Saturno, ed insieme tempeste, disturbi alla comunicazione di ciò che dovrebbe arrivarci. La traccia, idealmente, e' preparativa dell'ultimo brano dell'album, apice emotivo del disco.
Closed Timelike Curves (M Wormhole): wormhole ha il suono di un lungo lamento, un viaggio. La dimensione e' estraniata, il passaggio nel wormhole non avviene in un universo silente, ma in uno spazio distorto e popolato di suoni, altri lamenti, correnti. Si percepisce un senso di alienazione, quasi che il viaggio fosse in realta' una crisi interiore, di cui non si conoscerà l'esito fino alla fine. Sulla base di queste considerazioni si può capire perche' lo svolgimento sia lento, il rincorrersi di ossessioni, piuttosto che un flusso secco più coerente con le ipotesi fisiche del wormhole.
Il disco parte con sensazioni statiche, per arrivare alla fase di strappo emotivo nelle ultime tracce, lasciando, più che l'idea di un viaggio compiuto, la sensazione di una persona inquieta, con ancora molto da delineare, come evidenziato dal finale aperto.