
E Venne il Giorno (The Happening, Manoj Nelliyattu Shyamalan): quanto può essere stressato un artista? Può impazzire per l'ansia da prestazione? Questo film è un fortissimo assenso.
Shamalaiaaa filma una cosa che se non sapessimo che è serio parrebbe una parodia. I precedenti li conoscono tutti, ed a parte i due capolavori iniziali quel che ci rimane da ricordare sono un paio di scene memorabili (perchè visivamente ha talento, l'indiano) e degli alieni scorreggioni che han paura dell'acqua e delle mazze da baseball.
Da qui in poi spoilero perchè sennò diventa noioso. Chi non l'ha ancora visto lo veda perchè fa ridere.
Insomma, sei il piccolo enfant prodige marroncino della Hollywood che pare aver visto tutto, fai due film che ridefiniscono il modo di intendere un certo cinema, perfetti tanto per regia che per intreccio, e poi di colpo ti trovi a fallire. Prima le menate religiose di Signs, poi la scontata misantropia di The Village - che si chiudeva con la più bieca spiegazione finale che manco Capitan Planet -, poi Lady in the Water che non si capiva bene e a me era pure piaciuto, ma sapeva di presa per il culo.
Mettete tutto assieme e c'è questo. Sessanta milioni di dollari per riprendere cespugli agitati dal vento con sotto la colonna sonora di Intrigo Internazionale. Il twist finale è che non c'è twist, erano davvero le piante, non c'è scampo per l'umanità! La vostra scienza non può salvarvi!
Tutto ciò con anche delle toccanti simbologie dell'imperscrutabile volere di Dio nascosto tra le nuvole, che ne avevamo viste abbastanza con Van Sant e potevi anche trovarti un simbolo nuovo, pigrone.
Il clima di caduta della società che si respira non è spiacevole, intendiamoci. Ci fossero stati gli zombi sarebbe stato meglio, ma buona così. Però quando la gente comincia a dire frasi a caso e camminare all'indietro, l'impressione di lungometraggio de La Febbra è lancinante.
In sostanza, è così involontariamente comico da poter entrare con forza nell'olimpo dei cult assieme a Plan 9 From the Outer Space e 1408. Che è un ottimo risultato, per carità, ma temo che tutti i suicidi mostrati siano una poco mascherata dichiarazione di intenti.
Il cameo poi è avanti decine di anni: Shame-a-lan è Joey, l'amico telefonico della topa. Quello che non si vede nè si sente mai.